12 ottobre 2010

Liberazione siamo noi. Una bella comunità a metà dell’opera


Sono orgoglioso di poter scrivere questo articolo. Questa pagina è infatti la testimonianza della vitalità e della solidarietà interna di quella straordinaria comunità di uomini e donne che si chiama Partito della Rifondazione comunista. Quando nel mese di luglio il Comitato Politico Nazionale ha lanciato la campagna di sottoscrizione e di abbonamenti per sostenere Liberazione e coprire il previsto buco di bilancio di 300.000 euro, non tutti erano convinti che ce l’avremmo potuta fare. Qualcuno proponeva la chiusura del giornale, altri un drastico ulteriore ridimensionamento.

La pagina di oggi ci parla invece di una scommessa vinta. Dopo due mesi di campagna (agosto compreso), abbiamo gia superato i centomila euro di maggiori entrate e nei prossimi due mesi, tra abbonamenti sottoscrizioni, l’asta delle opere d’arte e il numero speciale di Liberazione che verrà venduto a 25 euro, possiamo raggiungere l’obiettivo prefissato.
Questo risultato ci parla di una splendida comunità di compagni e compagne generosi e disponibili. Non è facile per chi è in cassa integrazione o precario trovare i soldi per un abbonamento o una sottoscrizione. Eppure è proprio quello che è avvenuto. Questo nostro partito, la disponibilità di compagni e compagne a fare militanza, nella consapevolezza che non ne deriverà alcun vantaggio materiale, è il bene principale di cui disponiamo oggi ed è una straordinaria risorsa per il rilancio del nostro progetto politico. Questa comunità deve essere accudita e il superamento dei litigi nei gruppi dirigenti e delle divisioni correntizie, deve servire a rafforzare ulteriormente questo tessuto di intelligenze e disponibilità. Il partito è un “bene comune” e come tale va preservato.
Questo risultato ci parla inoltre del fatto che i compagni e le compagne considerano Liberazione uno strumento indispensabile per l’iniziativa politica. Io sono pienamente daccordo. Tanto più oggi, in pieno oscuramento massmediatico Liberazione è l’unico strumento che permette al partito di avere una sua visibilità esterna e di esprimere un proprio punto di vista. Liberazione è quindi oggi necessaria per la funzione che svolge e questo vuol dire che la salvezza di Liberazione consiste in un suo rilancio, sia nella versione cartacea che in quella on line.
Adesso si tratta di proseguire nell’impegno sin qui profuso, per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Mi permetto di sottolineare in particolare l’importanza degli abbonamenti: personali, di gruppo, al circolo del partito o dell’Arci, alla sede sindacale. Vogliamo un giornale che vive in quanto viene letto, trasformiamoci tutti in diffusori.

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