Compensi d'oro in Iren
Prc: tagliare stipendio a VillaniRifondazione contro gli emolumenti d'oro. "Chi percepisce già un'indennità di carica, come il vicepresidente di Iren Luigi Villani, che è anche consigliere regionale del Pdl, si veda decurtata del 70% l'indennità di Iren"
Altro che mezzo milione all'anno al presidente, il compenso degli amministratori di Iren deve essere uguale per tutti e deve raggiungere al massimo la cifra che si mette in tasca un consigliere regionale, cioè 44.500 euro all'anno. Ma ci vuole un taglio anche per le indennità dei consiglieri di amministrazione della multiutility: al posto dei 'salari' da 23 mila euro, potrebbero percepire un gettone da 200 euro a seduta. Parte la campagna taglia-stipendi di Rifondazione comunista, scandalizzata per le proposte di compensi d'oro nella neonata Iren. A suonare la carica è il segretario di partito della regione, Nando Mainardi, e con lui i colleghi di Reggio Emilia, Mirco Tincani, di Parma, Paola Varesi e di Piacenza, roberto Montanari.
Le proposte "scandalose", scrivono i segretari, verranno discusse dopodomani dal cda e Rifondazione comunista presenterà nei consigli dei Comuni azionisti un ordine del giorno "per evitare e modificare una scelta incomprensibile". Il partito chiede ai Comuni di mettersi d'accordo nel fissare un tetto per tutti gli amministratori che non vada oltre quanto percepisce un consigliere regionale dell'Emilia-Romagna e per dare un gettone ai componenti ordinari senza deleghe del cda. Perchè "l'indennità di carica l'anno scorso ha permesso di fare 13 sedute e portarsi a casa 23 mila euro". Il Prc propone infine che chi percepisce già un'indennità di carica, come il vicepresidente di Iren Luigi Villani, che è anche consigliere regionale del Pdl, si veda decurtata del 70% l'indennità di Iren.
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